Lo studio delle capacità cognitive animali è nella sua età dell’oro e non passa quasi giorno senza una nuova scoperta su ciò che riescono a fare.
Certo, si tratta di un campo in cui i primati la fanno spesso da padrone. Basti pensare ai nostri cugini scimpanzé che non smettono mai di ricordarci che in fondo, se siamo diversi, lo siamo giusto per qualche minuscolo tratto di DNA sparso qua e là.
Ultimamente però i nostri parenti stretti soffrono un po’ la competizione. Prendiamo i molluschi cefalopodi: non più di un paio di anni fa è stato dimostrato che le seppie sono capaci di esercitare una sorta di autocontrollo, e probabilmente non c’è nemmeno bisogno di parlare delle infinite frecce all’arco dei polpi. Scommetto che parecchi di voi avranno già visto dei video in cui riescono ad aprire un barattolo contenente del cibo.
E poi spuntano loro sulla lista: i corvidi.
Parliamo, per capirci, della famiglia di uccelli che comprende, tra gli altri, corvi, cornacchie e gazze. Li riconosciamo facilmente: hanno perlopiù un piumaggio scuro (anche se poi vedi una ghiandaia e ti chiedi da dove sia uscita: sarà la cugina strampalata della famiglia), un bel becco lungo e robusto e una vocina che non definirei proprio gradevolissima.
Ma credete a me, pur senza la voce dell’usignolo hanno sicuramente di che consolarsi: praticamente tutte le specie dimostrano un’intelligenza sopraffina e grandi capacità cognitive. Per esempio, vi è mai capitato di vedere una cornacchia o una gazza su una strada trafficata, magari con una noce nel becco?
Ecco, non sta cercando di fare un harakiri fantasioso: vi sta aspettando al varco. Al momento giusto, piazzerà la noce per strada, proprio dove passerete con le ruote dell’auto, frantumandone il guscio e lasciando il delizioso contenuto alla mercé dell’uccello.
A questo punto che dite, andiamo a scoprire qualche altra chicca corvidesca?
L’ultima è freschissima!
I corvidi utilizzano utensili
Probabilmente ne avrete sentito già parlare. Molti corvidi sono stati osservati mentre utilizzavano dei bastoncini per arrivare più facilmente alle prede nascoste nelle cavità degli alberi. I signori di questa pratica sono i corvi della Nuova Caledonia (Corvus moneduloides), capaci di fabbricare anche dei bastoncini dalla forma a uncino, molto più efficaci per la ricerca di cibo. Sembra che questi ultimi possano essere ottenuti solo da un tipo particolare di pianta, una leguminosa chiamata Desmanthus virgatus.
Questi oggetti assumono per il corvo un valore molto importante, tanto che sono stati osservati diversi esemplari nascondere il proprio bastoncino tra le foglie o tra le proprie zampe, così da non perderlo e/o non farlo rubare da altri mentre il becco è impegnato a inghiottire la preda. Tra l’altro, più il bastoncino è prezioso e ben fatto, più aumenta la possibilità che venga nascosto per un utilizzo successivo.
I corvidi mostrano eccellenti capacità di cooperazione
Questa storia ha inizio con un gruppo di ricercatori australiani incredibilmente orgogliosi del frutto delle loro fatiche: un piccolo GPS da applicare sul dorso di un gruppo di gazze, abbastanza leggero e maneggevole da poter fornire tutte le informazioni sugli spostamenti di questi animali senza arrecare loro disturbo.
Tutto bellissimo. Peccato che nel giro di tre giorni nessun uccello avesse più addosso il piccolo aggeggio. Stando a quanto affermato nello studio, le gazze hanno cooperato tra loro per rimuovere tutti i GPS, affinché nessun pennuto dovesse trasportare il leggerissimo fardello.
Non il risultato che i ricercatori speravano, certo, ma sicuramente un punto di partenza per studiare i comportamenti sociali e lo sviluppo di forme di altruismo in una specie insospettata.
I corvidi riconoscono i volti umani
Alcuni ricercatori dell’università di Seattle, negli USA, condussero più o meno una decina di anni fa uno studio che portò a delle straordinarie conclusioni: i corvi della specie Corvus brachyrhynchos sono in grado di riconoscere le facce umane e di ricordarle anche per lungo tempo.
Per scoprirlo, gli studiosi indossarono due tipi diversi di maschera: quelli con la maschera 1 catturavano i corvi, quelli con la maschera 2 gli passavano vicino senza interazioni particolari. Anche a distanza di cinque anni, i corvi manifestavano reazioni violente verso chi indossava la maschera 1, dimostrando di aver associato a quella fisionomia delle intenzioni pericolose. I più precisi erano i corvi che avevano sperimentato la cattura. Anche gli individui giovani, che non avevano assistito direttamente al fattaccio, tendevano comunque a reagire violentemente alle maschere “pericolose”, segno che molto probabilmente avevano appreso dai simili più anziani a riconoscerle come tali.
Infine, secondo uno studio del 2012, sembrerebbe che a livello neurologico il riconoscimento dei volti attivi nei corvi dei processi cerebrali davvero molto simili a quelli umani, coinvolgendo anche le aree delle aspettative e delle emozioni.
Insomma, non mettetevi contro un corvo.
Se ne ricorderà.
E vi serberà rancore.
E chissà cos’altro.
La rivincita dei corvidi sui dissuasori per uccelli
Più fresco di così non ce n’è: questo studio è stato pubblicato proprio quest’estate!
Immagino che più o meno tutti, passeggiando sotto i balconi in città, abbiate notato la presenza dei dissuasori per uccelli, vale a dire quei lunghi spuntoni di metallo che vengono usati per evitare l’appoggio e la nidificazione dei volatili.
Da un po’ di tempo a questa parte sono documentati casi in cui gli stessi uccelli rimuovono questi dissuasori. Più di un pennuto ha anche pensato bene di costruircisi il nido, perché in fondo questa idea del riciclo creativo non è solo umana e agli uccelli piace da matti riutilizzare materiale antropico per il loro campo base.
Ciò che ha suscitato al massimo la curiosità dei ricercatori autori di uno studio pubblicato su Deinsea sono alcuni nidi, tre per essere precisi, costruiti dalle gazze eurasiatiche (Pica pica) in Nord Europa negli ultimi anni. Questi uccelli creano dei nidi con una sorta di tetto, e devono spesso guardarsi dalla minaccia dei corvi, che attentano alla loro casa e ai loro piccoli. Per questo non è strano vedere nidi di gazza ricoperti da rami di rovo e altri oggetti acuminati.
Certo, in città i rovi scarseggiano. E quindi i tre nidi incriminati sono stati costruiti con quello che gli animali hanno trovato.
Indovinate un po’ cosa? Esatto, proprio i dissuasori!
È ancora un po’ prematuro affermare con sicurezza che gli uccelli siano in grado di associare agli spuntoni la stessa funzione che gli attribuiamo noi, perché tre casi sono davvero troppo pochi. Ma è per certo una possibilità da tenere in considerazione, anche perché non sarebbe la prima volta che un corvide dimostra la propria ingegnosità.
[Figura 1: nido costruito con i dissuasori. Foto di Auke Florian Hiemstra.]
Siamo giunti quasi alla fine del nostro viaggio pennuto. Vi lascerò con un’ultima considerazione, nata mentre peregrinavo per il web cercando informazioni per l’articolo: non sono la prima a rimanere fulminata dal fascino dei corvidi. Questi animali popolano praticamente mezza mitologia mondiale, dall’antica Grecia fino al Nord Europa, dove si racconta che Odino, il padre di tutti gli dei, fosse sempre accompagnato dai corvi Hugin, simbolo del pensiero, e Munin, rappresentazione della memoria. Ci sono corvidi persino nella Bibbia, perché a quanto pare Noé, per capire se il diluvio universale stesse finendo e ci fosse terra su cui approdare, non fece uscire solo una colomba, bensì anche un corvo.
E poi, vogliamo dimenticarci di Malefica, la fata malvagia della Bella Addormentata?
Il suo compagno più fedele era proprio un corvo, che usava chiamare “Mio adorato”.
Quanto la capisco.
(E mi chiamo pure Aurora, eh).
Aurora Colangelo
Naturalista ed etologa, mi piace da sempre raccontare a tutti quello che imparo sulla natura e sugli animali. Cerco anfibi in tutte le pozze che trovo e faccio foto stupide ai miei cani 🙂
Riferimenti e approfondimenti:
- Corvi e utensili: https://elifesciences.org/articles/64829
- Cooperazione tra corvidi: https://theconversation.com/altruism-in-birds-magpies-have-outwitted-scientists-by-helping-each-other-remove-tracking-devices-175246
- Riconoscimento delle facce: https://royalsocietypublishing.org/doi/10.1098/rspb.2011.0957
- Riutilizzo dissuasore per uccelli: https://www.hetnatuurhistorisch.nl/fileadmin/user_upload/documents-nmr/Publicaties/Deinsea/Deinsea_21/Deinsea_21_17_25_2023_Hiemstra_et_al.pdf
- I corvidi nella mitologia: https://imieianimali.it/corvo-cultura-popolare-mitologia/
- Polpo che apre un barattolo con del cibo: https://www.youtube.com/watch?v=_xfDYs_6rUk