Qualcuno ha avvelenato il Cappellaio Matto?
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– Tanti auguri per il tuo non-compleanno. Vuoi del tè?
– Cos’è un non-compleanno?
– Una festa che puoi festeggiare 364 volte all’anno.
“Questi sono matti.” pensò Alice, vedendo che il Cappellaio le versava del tè… che non esisteva.

Cappellaio Matto, Pazza
[di OpenClipart-Vectors da Pixabay]

Il Cappellaio Matto è uno dei personaggi più iconici de “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”,  celebre racconto di Lewis Carroll.
Io non sono particolarmente fan di questo romanzo, ma è indubbio che si tratti di uno dei personaggi più amati, soprattutto in tempo di Carnevale! 

Vi siete mai chiesti,  però,  perché un cappellaio dovrebbe diventare matto? 

L’espressione “mad as a hatter” – letteralmente: “matto come un cappellaio” – usata per descrivere una persona con tendenze folli, non nasce con Carroll,  come io stessa avevo ipotizzato,  ma è in realtà collegata all’industria dei cappelli del XIX secolo in Inghilterra e all’avvelenamento da mercurio

Uno dei processi che portava alla produzione di un cappello, infatti, prendeva il nome di “carotatura, cioè l’immersione della pelliccia -solitamente di lepre – in una soluzione arancione di nitrato di mercurio, in modo da far staccare il pelo dalla pelle e donare resistenza. 

I sintomi da avvelenamento da mercurio (Hg) sono svariati: tremori, cambiamenti d’umore, demenza e, in alcuni casi, morte

L’avvelenamento da vapori di mercurio elementare (Hg0) è quello più dannoso per il sistema nervoso. 

Questi, infatti, vengono prima assorbiti dalla pelle e dai polmoni, con conseguente comparsa di tosse, affanno, febbre e dermatiti; tramite il circolo sanguigno, poi, riescono a raggiungere il cervello

Per essere più precisi da un punto di vista biochimico, il mercurio interagisce con lo zolfo presente negli amminoacidi  (cisteina e metionina)  di alcuni importanti enzimi, disattivandoli e causando un enorme danno alla cellule neuronali. 

Infine, sono stati riportati anche casi di insufficienza renale.

Se state pensando che sia molto raro incappare in vapori di mercurio, vi state sbagliando di grosso.      
Quantità di mercurio elementare tutt’altro che irrisorie sono emesse non solo dalla combustione del carbone ma anche dall’incenerimento – ad esempio – di batterie e termometri… Questo è uno tra gli svariati motivi per cui è importante che ricicliate in maniera responsabile!

Sono stati osservati sintomi da avvelenamento in operai che, per lavoro, sono stati esposti a livelli di mercurio elementare pari a 20 μg/m3 per prolungati periodi di tempo. 

Una volta che il mercurio finisce nell’ambiente, soprattutto marino, può essere trasformato in metil-mercurio dai batteri. 

Da qui inizia una catena molto pericolosa: il mercurio organico viene assorbito dal plancton, che un piccolo pesce mangiò, che un pesce predatore mangiò… Che l’uomo mangiò. 

E cosa succede se una donna incinta mangia una vongola condita con del succulento metil-mercurio?
Guai grossi sia per la mamma sia per il bambino. 

Il feto in particolare potrà accusare un deficit nello sviluppo cognitivo: la memoria, l’attenzione, il linguaggio, il concetto di spazio… Ma non i capelli arancioni. 

Quello è puramente frutto della fantasia di Tim Burton. 

Silvia Achilli
Dottorata in Biochimica e attualmente Post-Doc in Glycobiology.
Da ormai 5 anni residente in Francia, si batte per i diritti delle pizze maltrattate dai francesi.
Quando non è prigioniera della sua gatta, diventa una appassionata fotografa dilettante ed è pazza per i viaggi.

Fonti e approfondimenti:

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