“STARNUTITE! CredetECCÌ!!!”: ovvero, come uno starnuto può salvarvi la vita
Difficoltà

Conosciamo tutti il feeling: comincia con un fastidioso formicolio al naso, il respiro si fa ansimante fino all’esplosione catartica finale: lo starnuto. 

Che sia dovuto a malattie o allergie varie (o semplicemente perché state guardando una luce intensa), lo starnuto è un semplice, efficace ed immediato meccanismo di difesa per espellere dal nostro corpo dei piccoli invasori e per proteggere i polmoni da possibili contaminazioni.

Permette di catapultare all’esterno un mix di corpi estranei e muco ad una velocità di ben 150 km/h!

Alzi la mano chi non ha mai soffocato uno starnuto! Tutti, almeno una volta, abbiamo cercato di contenerci, soprattutto per paura di arrecare disturbo.

 Ma attenzione!!

Prima di riprovare a soffocare un rumoroso mega starnuto, leggete la storia di un 34enne inglese che si è causato non pochi problemi alla gola proprio a causa di un mancato etciù.

Ve la riassumo: il protagonista di questa storia, per evitare di starnutire, si tappò naso e bocca contemporaneamente.

Il sordo “pop” che ne scaturì allarmò l’uomo, convincendolo a recarsi al pronto soccorso. Il sofferente signore dal collo gonfio fu visitato dal medico di turno il quale, dopo aver premuto la pelle alla base del collo del paziente, notò un suono sordo, quasi scoppiettante.
E questo suono non proveniva solo dal collo, si estendeva anche alla cassa toracica!

Questo effetto, noto in ambito medico come crepitus, avviene quando delle bolle d’aria trovano la loro via sotto la pelle e scoppiano, avete presente quando schioccate le dita?

La tomografia computerizzata rivelò la presenza di aria intrappolata sotto la pelle dell’uomo, non solo nella regione del collo, ma anche nella parte della cassa toracica compresa tra i polmoni (originando, in gergo tecnico, uno pneumomediastinum).

Quindi, in soldoni, che cosa causò questo innocente starnuto soffocato? Un buco in quella parte della faringe che comunica con l’esofago!
Lo sfortunato inglese fu ospedalizzato, curato con antibiotici per prevenire ogni infezione e nutrito tramite un sondino per sette giorni!

La morale della storia è: mai arrestare uno starnuto bloccando narici e bocca insieme. Agli occhi di qualcuno il vostro starnuto sonoro potrebbe risultare sgarbato ma almeno vi sarete evitati l’ospedale e le spiacevoli conseguenze annesse! 


Silvia Achilli
Dottorata in Biochimica e attualmente Post-Doc in Chimica Analitica. Da ormai 4 anni residente in Francia, si batte per i diritti delle pizze maltrattate dai francesi. Quando non è prigioniera della sua gatta, diventa una appassionata fotografa dilettante ed è pazza per i viaggi.

Fonti: 

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:#MedSunday