Te lo leggo in faccia: come l’espressione delle emozioni è uguale in tutto il mondo
Fonte: Wikipedia

Al pari di altri animali, gli esseri umani comunicano sentimenti, intenzioni ed emozioni attraverso la postura, i movimenti del corpo e la mimica facciale.

Già nel 1872, Charles Darwin, pubblicando L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali, aveva riconosciuto l’importanza della comunicazione non verbale. Inoltre, il grande scienziato aveva sottolineato l’esistenza di espressioni facciali che venivano sempre associate a specifiche emozioni, in qualsiasi ambiente, ovvero delle espressioni universali.

Queste specifiche espressioni erano addirittura presenti in persone nate cieche, quindi impossibilitate ad apprenderle per osservazione.
Le scoperte di Darwin sono state successivamente riprese da due noti psicologi americani, Paul Ekman e Wallace Friesen.
Paul Ekman è lo psicologo a cui si è ispirata la serie tv Lie to me, grazie al suo lavoro sui comportamenti non verbali (microespressioni) legati alla menzogna.

Ekaman e Friesen hanno svolto ricerca partendo dalla raccolta di immagini di espressioni facciali legate a sei emozioni fondamentali: sorpresa, paura, disgusto, ira, felicità e tristezza.

I due ricercatori hanno mostrato le fotografie, insieme a delle descrizioni verbali, a persone di diverse culture, tra cui i membri di una tribù della Papua Nuova Guinea, quasi mai entrati in contatto con altre culture.
Si scoprì che, a prescindere dall’ambiente culturale d’appartenenza, le persone riconducevano alle stesse espressioni facciali le stesse emozioni.
Le persone descrivevano le emozioni rappresentate nelle foto nello stesso modo, sia che fossero americani, sia che fossero nativi della tribù della Papua Nuova Guinea o di qualsiasi altra cultura considerata.

Per essere ancora più sicuri dei propri risultati, Ekman e Friesen chiesero ai nativi di esprimere con la mimica facciale certe espressioni, li fotografarono e poi mostrano le immagini a studenti americani. Anche in questo caso, in modo molto preciso e accurato, gli universitari furono in grado di identificare e descrivere le emozioni mostrate dagli indigeni.
Molti altri ricercatori si sono occupati poi di questa tematica e la conclusione di queste ricerche è che, con altissima probabilità, siamo predisposti a esprimere emozioni con modalità fisse e comuni a tutti gli esseri umani, ovvero l’espressione delle emozioni è un comportamento specie-specifico.

Sotto questo aspetto, siamo universalmente molto vicini e molto simili.

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Valentina Freni Psicologa clinica e dell’età evolutiva, fin da piccola appassionata di Super Quark e al funzionamento della mente umana. 

Bibliografia:

  1. C. Darwin, L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali. Bollati Boringhieri 2012;
  2. P. Ekman. Darwin and Facial Expression: A Century of Research in Review. Malor Books 1973;
  3. P. Ekman. I volti della menzogna. Giunti 1985;
  4. P. Gray. Psicologia. Zanichelli 2009.