M’illumino di meno
Con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto il 16 febbraio 2005, Caterpillar programma radiofonico di Radio2 (il mio preferito n.d.r.) chiese a tutti gli ascoltatori e ascoltatrici di spegnere le luci non indispensabili come forma di rispetto per l’ambiente.
Da allora ogni 16 febbraio si celebra l’iniziativa dal nome Ungarettiano per promuovere e raccontare iniziative grandi e piccole che ciascuno di noi può fare per la salvaguardia del pianeta.
Con il decreto legge 17/2022 il parlamento italiano ha istituito la Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili.
Così, ogni anno la “comunità” di Radio2 ci ricorda che cambiare abitudini per ridurre l’inquinamento è una necessità, oltre che una buona idea.
Personalmente, sono sempre curioso di sapere come gli ascoltatori di Caterpillar e le istituzioni aderiscono all’evento. C’è chi pianta alberi, ci sono sindaci che riducono l’illuminazione pubblica, concerti al buio, chi combatte gli sprechi alimentari ecc ecc…
Quest’anno opterò per andare a lavoro in bici e forse una cena a lume di candela. E voi? Cosa farete per promuovere uno stile di vita sostenibile?
Gianluigi De Simone
Per approfondire:
Esopianeti e lancio del peso
No, non è l’inizio di una barzelletta o di una freddura: è una domanda sincera!
Quando osserviamo un atleta lanciare un peso normalmente lo vediamo girare su se stesso oscillando leggermente sul posto a causa del peso stesso. Poi se tutto va come deve il peso viene lanciato (ok, qui potete tirarmi i pomodori) e si spera in qualche medaglia.
Un processo abbastanza simile viene sfruttato per scoprire pianeti in orbita a stelle a diversi anni luce da noi!
La stella (atleta) oscilla nella sua posizione a causa dell’attrazione gravitazionale del pianeta (il peso) che le orbita attorno. Questo spostamento può essere osservato e registrato, permettendoci di “vedere” il pianeta altrimenti invisibile.
È questo quello che è successo con Wolf 1069 b: un pianeta roccioso poco più grande della Terra (1.26 masse terrestri) che ruota attorno alla propria stella compiendo un giro in poco più di 15 giorni. ‘Wolf 1069’ è una nana rossa che emette molte meno radiazioni del nostro Sole, motivo per il quale la superficie del pianeta non è proibitiva nonostante si trovi a 1/15 della distanza alla quale siamo noi dal Sole.
C’è un’altra particolarità di questo pianeta: il suo moto di rotazione e quello di rivoluzione sono sincronizzati… che è un modo come un altro per dire che mostra sempre la stessa porzione di superficie alla sua stella! Proprio come la Luna fa con noi terrestri.
Ciò vuol dire che probabilmente le potenziali condizioni di abitabilità si verificano solo in un’area ristretta del lato diurno del pianeta, che comunque parrebbe avere una temperatura media di circa -23°. Un po’ troppo freddo per i miei gusti!
In ogni caso Wolf 1069 b è il sesto pianeta di massa terrestre più vicino individuato nella zona abitabile di una stella. Con possibilità di acqua liquida e con atmosfera e campo magnetico simil-terrestri rimane un candidato interessante per la ricerca di eventuali forme di vita extraterrestre!
Silvia Ferro
Fonti e approfondimenti:
- https://www.caha.es
- https://avxiv.org/pdf/2301.0247Z.pdf
- https://it.wikipedia.org/wiki/Wolf_1069_b
- http://exoplanetes.esep.pro/index.php/it/
Gli insetti nel piatto
Il 7 luglio 2021, in conformità alle prescrizioni dell’articolo 11 del regolamento (UE) 2015/2283, la commissione europea si avvale di un parere scientifico sulla sicurezza delle formulazioni congelate ed essiccate della larva gialla della farina (larva di Tenebrio molitor) quale nuovo alimento a norma del regolamento (UE) 2015/2283. Una società olandese aveva fatto richiesta di introdurre questo insetto nella lista dei novel food (la lista dei cibi nuovi da immettere sul mercato).
Dagli studi e dai processi di lavorazione di tale alimento, la commissione europea ha ritenuto sicura questa specie per i nostri mercati e ha reso LIBERA la sua commercializzazione.
É stato inoltre dichiarato che questo novel food può provocare reazioni allergiche nelle persone allergiche ai crostacei e agli acari della polvere. Altre possibili cause di allergeni sono i substrati con cui vengono alimentati questi insetti che possono risultare presenti nel nuovo alimento.
Nel 2023 è stato dato il via libera anche al grillo Acheta domesticus, introdotto nella stessa lista.
Essendo gli insetti causa di allergie come i crostacei, i produttori non possono non riportare in etichetta gli ingredienti utilizzati (obbligo di legge). Possiamo concludere quindi, che siamo liberi di scegliere un alimento a base di insetti o meno a seconda dei nostri gusti e allergie. Nessuno può obbligarci a mangiare qualcosa che non vogliamo né tantomeno possono nasconderlo.
Possiamo largamente escludere che la farina di insetti sostituirà le principali farine. È una farina altamente proteica che potrà eventualmente essere aggiunta e miscelata con altre farine già presenti sul mercato. Sarà data libera scelta al consumatore e ai produttori. Il mercato degli insetti e dei suoi derivati diventerà un mercato di nicchia per i curiosi e gli avventurosi ma NON sarà una scelta obbligatoria per tutti!!!
La scelta di mangiare insetti è solo un’altra possibile alternativa, SOSTENIBILE ai prodotti presenti in commercio ma rimarrà una SCELTA e NON UN OBBLIGO.
Non essendo allergica ai crostacei, ho assaggiato biscotti con farina di grillo e devo dire che erano davvero deliziosi!!
Sara D’Arco
Dissoluzione degli elementi nell’acqua potabile
Esistono in commercio centinaia di acque potabili ognuna con un contenuto salino specifico e che talvolta vengono pubblicizzate come miracolose. Ma cosa conferisce alle diverse acque la loro caratteristica?
Le sostanze che si trovano disciolte nell’acqua sono sali che provengono dal naturale processo di dissoluzione dei minerali costituenti le rocce ed i suoli attraversati dall’acqua di origine piovana. Quest’acqua è povera di sostanze disciolte ma possiede un’azione “aggressiva” a causa dell’anidride carbonica raccolta dall’aria.
I sali sono presenti come particelle cariche sia positive che negative dette ioni. La tipologia di sali presenti dipende dal tipo di roccia attraversata e dal tempo di contatto.
Le rocce calcaree come la dolomite cedono ioni bicarbonato, calcio e magnesio; le rocce contenenti gesso cedono oltre al calcio anche lo ione solfato; gli ioni sodio e cloruro possono invece provenire da rocce contenenti cloruro di sodio.
Per inciso nell’ acqua che beviamo troveremo, seppur in quantità minime, quasi ogni elemento della tavola periodica come ad esempio cadmio, argon, mercurio, arsenico ecc. Molto dibattuta è proprio la presenza di arsenico, soprattutto per acque provenienti da reti pubbliche.
L’arsenico è infatti un elemento molto diffuso in natura e pertanto entra facilmente nel ciclo idrogeologico, in alcuni territori, soprattutto in quelli di origine vulcanica, le concentrazioni di arsenico possono raggiungere pertanto valori elevati in maniera indipendente dall’inquinamento determinato dalle attività umane. Per tale motivo l’arsenico nelle acque italiane è costantemente monitorato e l’OMS ha stabilito una concentrazione limite di 10 μg/L anche se sono possibili deroghe che fanno slittare questo valore fino a 20 μg/L, valore che resta comunque ben al di sotto della soglia a cui è associato un aumento nel rischio di tumori (50 μg/L).
Simone Pistillo