E se domani ci contattasse E.T.?
Da sempre la fantasia dell’uomo si è spinta oltre i confini del nostro piccolo pianeta, immaginando forme di vita più o meno intelligenti, più o meno pacifiche, provenienti da altri mondi, a bordo di navicelle spaziali, nel tentativo di conquistare la Terra (perché con tutti i pianeti, anche abitabili, che ci sono nell’Universo debbano venire a rompere le scatole a noi non l’ho mai capito).
Ad oggi sono stati confermati 5243 esopianeti e altri 9185 sono i potenziali candidati al titolo di esopianeta.
E stiamo esplorando solamente una minuscola fettina di Universo.
Non trovate, quindi, che sia forse un po’ egoista pensare che siamo i soli esseri viventi nell’Universo?
Inoltre, non è detto che quello che noi consideriamo “inabitabile” non consenta lo sviluppo di altre forme di vita.
Da alcuni anni, ormai, diversi scienziati, e il SETI Institute (Search for Extraterrestrial Intelligence) in particolar modo, portano avanti la ricerca di forme di vita tecnologicamente avanzate nell’Universo.
Ma se, per caso, un giorno ricevessimo un segnale da una qualche civiltà extraterrestre? Saremmo pronti? Sapremmo come rispondere? Come dovrebbe essere comunicata una simile notizia per evitare reazioni fuori luogo?
Vista la recente esperienza della pandemia, forse abbiamo imparato che è sempre meglio avere dei piani e dei protocolli da seguire. Noi li teniamo lì, sia mai che possano servire…
Per questo il SETI Institute ha creato il SETI Post-Detection Hub, un gruppo di persone esperte in diversi campi, dalla filosofia alle relazioni internazionali, dalla fisica alla politica, con l’obiettivo di elaborare dei protocolli e delle procedure nel caso di un evento di contatto con una civiltà extraterrestre.
Questi protocolli ci serviranno in futuro? E se sì, quando?
A queste domande non abbiamo una risposta.
Speriamo solo di riuscire a comunicare un po’ più civilmente rispetto a quanto accade in alcuni casi sulla Terra (ogni riferimento a conflitti attualmente in corso è puramente voluto).
Andrea Marangoni
Fonti:
- https://seti.wp.st-andrews.ac.uk/
- https://news.st-andrews.ac.uk/archive/do-you-speak-extra-terrestrial-research-hub-considers-response-to-life-beyond-earth/
- https://exoplanets.nasa.gov/search-for-life/big-questions/
Farmaci carenti
Siete in farmacia, avete chiesto un farmaco “X” e vi hanno comunicato che purtroppo non è disponibile . Magari vi hanno consigliato di rivolgervi al medico per una terapia alternativa. A questo punto vi trovate più spaesati di Morgan al festival di Sanremo e tra mille dubbi e domande vi starete chiedendo:
ma è vero? E se vado in un’altra farmacia? Che vuol dire carente su territorio nazionale? E non si sa quando sarà nuovamente disponibile? Per quale motivo manca?
Allora, per quelli che non credono alla propria farmacia di fiducia e per rispondere a tutte queste domande, AIFA ( Agenzia Italiana del Farmaco) ha rilasciato recentemente l’app “AIFA MEDICINALI” dove possiamo accedere direttamente alla banca dati dei farmaci commercializzati in Italia, inoltre l’app permette di:
📌Fare ricerche sulle singole confezioni.
📌Essere aggiornati su eventuali carenze di medicinali di proprio interesse e ricevere prime indicazioni su cosa fare se un farmaco è carente.
📌Consultare il foglio illustrativo.
📌Salvare i medicinali tra i “preferiti”, e creare uno o più “armadietti” con i farmaci di uso frequente e impostare promemoria per l’assunzione dei medicinali.
📌Tenere sotto controllo la scadenza delle confezioni mediante il servizio di notifica.
📌Salvare una o più tessere sanitarie, in modo da averle sempre a disposizione.
Inutile dirvi che i motivi per i quali AIFA ha lanciato questa app non sono quelli sopracitati, ma in collaborazione con le associazioni di persone con patologie croniche e invalidanti hanno ritenuto necessaria la creazione di uno strumento di supporto pratico e immediato per facilitare la gestione dei farmaci nel quotidiano, e la loro corretta somministrazione.
Domanda: secondo voi perché alcuni farmaci sono carenti?
Ps: Se volete aggiungere un’altra app nella lunga lista delle vostre app vi lascio qui sotto i link. ⤵️
https://play.google.com/store/apps/details?id=it.aifa.medicinali
https://apps.apple.com/it/app/aifa-medicinali/id6444697569
Alketa Lleshaj
Cos’è ChatGPT?
ChatGPT è un modello di linguaggio di grandi dimensioni addestrato da OpenAI. È stato addestrato su un vasto corpus di testo per generare testo in modo autonomo e rispondere alle domande in modo naturale. Utilizza una rete neurale di tipo Transformer, una tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale avanzata che consente di elaborare grandi quantità di testo in modo efficiente.
Il funzionamento di ChatGPT è basato sull’elaborazione del linguaggio naturale (NLP). Quando si fornisce un input testuale, il modello analizza il testo e cerca di comprendere il significato sottostante. In seguito, utilizza questa comprensione per generare una risposta coerente e plausibile. Poiché ChatGPT è stato addestrato su un vasto corpus di testo, è in grado di generare risposte su una vasta gamma di argomenti e utilizzare una varietà di toni e stili scritti.
ChatGPT è stato utilizzato in una vasta gamma di applicazioni, tra cui il generatore di testo, la generazione di testo conversazionale, la risposta alle domande e la generazione di testo creativo. È anche utilizzato per migliorare l’esperienza utente in molte applicazioni, come chatbot e assistenti vocali.
In sintesi ChatGPT è un modello di linguaggio di grandi dimensioni, addestrato da OpenAI, che utilizza una tecnologia di elaborazione del linguaggio naturale avanzata per generare testo in modo autonomo e rispondere alle domande in modo naturale. È stato utilizzato in una vasta gamma di applicazioni e migliora l’esperienza utente in molte altre.
Curiosi di sapere quanto è potente? Beh è facile, sappiate che il testo che avete appena letto è stato generato proprio da ChatGPT alla richiesta:
“Scrivi un testo di 200 parole su cos’è chatgpt e su come funziona”
Converrete che a parte qualche ripetizione o qualche costruzione non proprio naturale il risultato è tutt’altro che malvagio, no?
Insomma, il futuro è qui! Riusciremo a farne buon uso? Ai posteri l’ardua sentenza!
ChatGPT (e Davide Laudicina in parte minore)
Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza
L’11 febbraio è la “GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE DONNE E DELLE RAGAZZE NELLA SCIENZA”, istituita solamente nel dicembre 2015 per riconoscere il ruolo critico delle donne e delle ragazze nella scienza e nella tecnologia e promuoverne un accesso pieno e paritario.
Ci sono, infatti, una serie di discriminazioni che vengono subite dalle donne e dalle ragazze nel mondo STEM, a partire da una disparità di salario, fino a molestie, violenze e bullismo in generale.
Ora, noi di Bar Scienza siamo consapevoli che l’istituzione di una giornata internazionale non risolva il problema. Ci aiuta, però, a parlarne e a condividerlo con voi, qui sui social, ma anche di persona in eventi organizzati in Italia e in tutto il Mondo in tutto il mese di febbraio.
Proprio per questo vi lasciamo qui una lista (sicuramente incompleta) degli eventi in presenza e online:
◦ Padova, 11/02, SCIENCE 4 WOMEN? WHY NOT
◦ Codroipo (UD), 11/02, Donne, scienza e transizione ecologica
◦ Firenze, 11/02, Sostantivo femminile – scienza e libertà
◦ Ravenna, 11/02, Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza
◦ Roma, 11/02,“Un passo avanti, presente e futuro delle geologhe italiane
◦ Torino, 11/02, presentazione libro “Mach na fija” di Luisa Viglietta e proiezione film “Astrosamantha”
◦ Legnaro, 13/02, Giornata per i docenti di scuola secondaria di I grado
◦ Lucca, 14/02, dialogo con Barbara Bonomi Romagnoli
◦ Napoli, 24/02, INAF–Osservatorio Astronomico di Capodimonte organizza Da grande farò l’Astrofisica – racconti di Scienze e di Scienziate
Ecco, invece, alcuni account che consigliamo di seguire sui vari social!
Organizzano live, pubblicano post a tema e sanno coinvolgere, sia questo mese che tutto il resto dell’anno:
scienza.allefemmine (FB, IG)
scienxxa (FB, IG)
emiliana_losma_herstory (IG)
Silvia Ferro