Dipendenze: il circolo vizioso

Il pensiero della sostanza, l’incapacità di controllare l’impulso, il piacere, il sollievo della dose e, infine, i sensi di colpa e la vergogna. Di nuovo i pensieri per scacciare questi sentimenti, l’incapacità di controllare l’impulso, il piacere, il sollievo, la vergogna. Così. In loop. Sempre. Non c’è un punto di partenza ben definito. Ogni elemento può innescare quello successivo in un circolo vizioso che si autoalimenta all’infinito. Se hai una dipendenza (o conosci qualcuno che la ha) ti sarai accorto che, spesso, agisci in modo meccanico: non ne avresti davvero bisogno ma, comunque, non riesci a immaginare di non farlo.

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