Lo “stupefacente” anniversario della morte di Albert Niemann
Targa commemorativa [di Kassandro, da Wikipedia]
Kassandro [CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)]

19 gennaio 1861, il chimico e farmacista tedesco Albert Friedrich Emil Niemann esala il suo ultimo respiro.

Ok, ma a noi che ci frega? Non è per cattiveria, ma: chi era?” chiederete voi.

Se il suo nome non vi dice nulla, probabilmente quello della molecola da lui scoperta è in grado di raccontarvi tante storie: stiamo parlando della cocaina.

Alcaloide ottenuto dalle foglie della coca (Erythroxylum coca), pianta nativa del Sud America, è una sostanza stupefacente che agisce sia come potente stimolante del sistema nervoso centrale, che da vasocostrittore e anestetico.

Qualche accenno storico…

Per secoli le popolazioni originarie dell’America del Sud fecero uso delle foglie della pianta di coca contro la fame e nel corso di liturgie religiose come anestetico locale.

Già, perché trapanare il cranio poteva risultare difficoltoso se la persona era cosciente al 100%.

Millequattrocentonovantadue: anno che non ha bisogno di spiegazioni, con la scoperta dell’America anche noi occidentali facciamo conoscenza di queste foglie e delle loro straordinarie proprietà “tonificanti”.

Ma quand’è che entra in gioco Niemann? Nel 1859: isola il principio attivo dalle foglie e ne spiana la strada verso un successo quasi senza eguali.

Prima anestetico, poi tonico, poi antidepressivo: in qualsiasi formulazione venga prima rilasciata e poi vietata, la cocaina rimane una sostanza stupefacente di cui l’uomo non può più fare a meno. Non a caso, a tutt’oggi è purtroppo una delle sostanze da abuso più diffusa, nonostante abbia raggiunto il suo picco di utilizzo fra gli anni ’80 e il primo decennio del ventunesimo secolo.

… E qualcuno sul suo meccanismo di azione

Meccanismo d’azione che merita un articolo tutto a sé stante, magari in un futuro giovedì.

Struttura chimica della molecola di cocaina [di NEUROtiker da Wikipedia]

Cosa succede, spiegato brevemente, a livello cellulare quando si assume cocaina?

Agendo in linea generale come inibitore del recupero delle monoamine – ad esempio dopaminaserotonina e noradrenalina – provoca un loro aumento di concentrazione a livello del Sistema Nervoso Centrale che è causa dei suoi effetti psicoattivi.

Tradotto per i non addetti al lavoro? La cocaina è in grado di impedire che i neurotrasmettitori rilasciati dalle sinapsi vengano riportati all’interno del neurone e “restano letteralmente nella sinapsi”.

Il che non è positivo. Per quale motivo?

L’inibizione del recupero causa l’esaurimento delle riserve di neurotrasmettitore nel neurone, portando ad un’alterazione della normale risposta fisiologica del nostro cervello: si vengono a instaurare meccanismi di adattamento che causeranno, a lungo andare, effetti di astinenza, tolleranza ed effetti collaterali.

Gli effetti della cocaina sul corpo umano

Probabilmente tutti quanti siamo in grado, se ci viene chiesto, di descrivere una persona che è sotto effetto di cocaina: euforica, quasi “inarrestabile”, piena di energie e, apparentemente, di ottimo umore.

Tutto ciò è causato proprio dal prolungato effetto della dopamina sulle nostre sinapsi: questo neurotrasmettitore è solitamente associato al “buonumore” e non a caso viene rilasciato da stimoli che producono un effetto di soddisfazione e/o motivazione nella nostra mente, come mangiare il nostro piatto preferito, passare del tempo con la persona che ci piace o ascoltare la nostra canzone preferita.

L’utilizzo prolungato, tuttavia, è in grado di generare un’elevata dipendenza psichica, che può manifestarsi con importanti crisi d’astinenza. Le manifestazioni neuropsichiatriche principali possono risultare in depressione, ansia maggiore, insonnia e paranoia.

A livello fisico, inoltre, si rischia di incorrere maggiormente in patologie come pressione elevata, trombosi, infarto, calo della libido e calo delle difese immunitarie.

Insomma, Niemann è stato in grado di sintetizzare una sostanza davvero niente male.

Vorrei chiudere questa brevissima introduzione a questo vastissimo argomento, che è in grado di unire medicina, biologia, chimica, storia e psicologia, con una frase di un attore a me molto caro:

La cocaina è il modo che Dio usa per dirti che stai facendo troppi soldi.

[Robin Williams]

Grazie dell’ascolto, spero di tenervi compagnia nella prossima lettura!

Tilde

Fonti e approfondimenti:

  • Autore dell'articolo:
  • Categoria dell'articolo:#MedSunday