Capitolo 0: dichiarazione d’intenti
Come
Ho riflettuto a lungo su come strutturare questa serie sulla Meccanica Quantistica. Queste riflessioni mi hanno poi portato a ragionare su quale fosse il modo, non solo più efficace, ma anche (e soprattutto) più corretto di fare divulgazione e di parlare di un argomento tanto vasto e complesso.
Avrei potuto tranquillamente fare tre o quattro reel su Instagram o scrivere un paio di tweet (si chiamano ancora così?) su X parlando dei concetti più importanti. Avrei potuto parlare di principio di indeterminazione, del gatto di Schrödinger e di tutte quelle cose che vi avrebbero fatto dire “wow” (ne parleremo, con la dovuta calma).
Ma non andrà così.
Questa sarà una serie di articoli, non una serie di post o reel. Sono consapevole che così facendo mi esporrò a una possibile (probabile?) bassa esposizione e diffusione di ciò che andrò a scrivere. Tuttavia, ho la ragionevole certezza che questo sia il modo giusto di trattare questo argomento e se, alla fine, anche solo tre o quattro persone di voi arriveranno al termine di questa avventura e ci arriveranno arricchite e con il desiderio di approfondire e discutere, allora io avrò raggiunto il mio obiettivo.
Perché
Opero questa “scelta stilistica” perché il mio intento primario non è quello di ottenere un semplice “wow” ma quello di farvi comprendere e apprezzare le implicazioni che una teoria così rivoluzionaria ha avuto, in un solo secolo di vita, sul nostro modo di pensare e di rapportarci con l’universo stesso.
Questa teoria ha scardinato le nostre certezze, ci ha lasciato nudi e privi di quel sapere che ci vantavamo di aver raggiunto in tre secoli di scienza galileiana. Eppure, guidati da menti formidabili, siamo riusciti, giorno dopo giorno, a costruire una teoria che, per quanto folle e contro-intuitiva, rispecchiasse la natura e ci potesse far dire di aver capito realmente qualcosa.
Ecco, a voi chiedo di percorrere il medesimo viaggio. Partiremo, come gli uomini di fine ‘800, da una situazione di totale ignoranza e, passo dopo passo, alla fine di questo viaggio, forse avremo compreso qualcosa in più sul funzionamento dell’universo.
In questo dovete avere pazienza, gli uomini un secolo fa potevano contare su menti del calibro di Bohr e Heisenberg, voi avete me: non il meglio che il mercato possa offrire. Tuttavia, siamo “nani sulle spalle dei giganti” e su quei giganti di inizio XX secolo possiamo contare. Per questo, credo che se, alla fine di tutto ciò, avrò fatto bene il mio lavoro, allora voi potrete avere il desiderio di approfondire, di andare oltre questi brevi articoli nel mare infinito di internet. E a quel punto, su quei giganti potrete fare affidamento.

Chiaramente questi articoli non hanno la pretesa di essere delle lezioni universitarie. Voi non siete studenti e io non sono un professore. Ci saranno semplificazioni, i concetti verranno filtrati e rielaborati per renderli il più comprensibili possibile. Tuttavia, devo essere sincero, probabilmente un po’ di fatica sarà richiesta, sia da parte vostra che da parte mia. Da parte vostra sarà richiesto impegno, tempo dedicato a una lettura talvolta non semplice e, se vorrete, alla riflessione. Per quanto riguarda me, la mia dose di fatica sarà totalmente dedicata nel tentativo di rendere comprensibile e accessibile qualcosa che, per sua stessa natura, non lo è: anche in questo caso vi chiedo pazienza se in alcuni frangenti ciò non sarà possibile.
Quando
Veniamo ora alle informazioni pratiche. Come detto, questo sarà un viaggio fatto di articoli (non so ancora quanti). Il mio obiettivo è farvi avere un nuovo capitolo ogni due settimane, una scadenza che penso possa garantire a me un tempo sufficiente per preparare in modo adeguato ciascun articolo e a voi per rifiatare e non sentirvi perseguitati da me.
Parallelamente agli articoli vi proporrò le recensioni dei libri che ho letto (e sto leggendo) per preparare questa serie. In questo avrò pietà di voi, perciò le recensioni arriveranno sui vari social network sotto forma di post e potrete fruirne più facilmente. L’obiettivo di queste recensioni sarà quello di fornirvi consigli su come approfondire, su come andare oltre le mie parole e salire sulle spalle di quei giganti che questa teoria l’hanno costruita (o sulle spalle di chi, meglio di me, è in grado di raccontarvela)
Conclusioni, per ora
Questo direi che ci porta alla conclusione di questo capitolo 0, la mia dichiarazione d’intenti. E quindi, di cosa parleremo nel prossimo capitolo? Chi di voi sa qualcosa di Meccanica Quantistica potrebbe aspettarsi un articolo su Planck e la sua radiazione di corpo nero. Ma come avrete capito non voglio che la fretta sia nostra compagna in questo viaggio. Planck, come tutti gli altri, può aspettare. Prima di immergerci in questo meraviglioso (e confondente) mondo fatto di onde e particelle, dovremo capire com’era il panorama della fisica di fine ‘800, prima che la rivoluzione quantistica distruggesse tutto.
Nel capitolo 1 scopriremo cosa sapevamo e cosa credevamo di sapere, perché, proprio come fecero i fisici a inizio ‘900, prima di costruire una nuova conoscenza dovremo riconoscere di non avere capito nulla.
Davide Laudicina
Dopo un dottorato a Milano in Fisica Teorica ho deciso di trasferirmi in Germania perché evidentemente la ricerca non mi aveva fatto abbastanza male. Orgogliosamente Nerd, nel tempo libero ho sviluppato una dipendenza da serie TV, fumetti e libri e una malsana attitudine nel perdermi durante escursioni in montagna e giri in bici.