Nella prima parte di questa serie di articoli ho cercato di dare una definizione della parola “Vitamina” solo per realizzare quanto non ne sappiamo una ciola ed ho narrato il torvo passato di queste bistrattate molecoline, costellato di esperimenti folli in cui spicca il progenitore tanto di Takeshi’s Castle quanto di Squid Game. In questa seconda parte le vitamine si vedranno riconosciuta la dignità tanto agognata, a volte traviata altre negata. Capiremo come hanno ottenuto il loro glorioso nome, galeotto un errore di traduzione dal giapponese al tedesco. Verrà dischiusa tutta la loro energia grazie al racconto dei loro super-poteri molecolari. Infine cercherò di fare chiarezza sulle giuste quantità da mangiare (spoiler: non se po’, anche qua la situazione è più confusa di un Pokémon che rischia di colpirsi da solo). Insomma, anche questa volta la trattazione si prospetta bella frizzante ed interessante… ciancio alle bande ordunque, VITA DIAMINE
[Se leggendo quest’articolo vi sentirete confusi non temete, lo sono anche gli scienziati!
(o forse è l’autore che non è bono a scrive … a voi la scelta). Fonte: immagine realizzata dall’autore con Canva usando le immagini di vitamine (iafstore.com), scienziati (IconScout.com) e meme confusione Pokemon (knowyourmeme.com).]
C’era un tempo in cui Google Traduttore non esisteva… esistevano quindi dei pori cristi che traducevano a mano gli articoli scientifici da una lingua ad un’altra. In una stanza polverosa e piena di carte, in cui la luce fatica a farsi strada, troviamo un traduttore tedesco. Il nostro Cannarsi teutonico, forse a causa di qualche diottria andata in ferie, compie uno sbaglio traducendo un articolo del giapponese Umetaro Suzuki: riporta che lo scienziato nipponico ha isolato un nutriente qualsiasi, non uno nuovo come riportato nel testo originale. Il nostro Umetaro aveva nientepopòdimenoche isolato una vitamina per la prima volta. Lo fece dalla crusca di riso e la chiamò acido aberico (nel senso di anti-beriberi, chi ha letto la prima parte sa). Oggi è nota come vitamina B1. Era il 1910. Nel 1912 il biochimico Casimir Funk, isola lo stesso composto, propone il nome Vitammina (Vitamine, in inglese) e ciula la gloria al povero Suzuki. #justiceforsuzuki. Il nome Vitamine non è neanche del buon Casimiro in realtà, bensì del suo amico Max Nierenstein. Quest’ultimo pare generò il nome facendo una fusione delle due parole che descrivevano il composto isolato dall’amico Cas: un’ammina vitale (vital amine in inglese). In realtà non tutte le vitamine sono ammine (composti organici contenenti azoto) e Casimiro chiamò quella scoperta da lui “fattore anti-beriberi” non sapendo che fosse in realtà la B3 (o niacina) e non la B1 come nel caso del buon Suzuki. Oltre al danno, anche la beffa quindi. Però Funk qualcosa di buono l’ha fatto: ha proposto che altre malattie come scorbuto e pellagra si potessero curare con le vitamine (si sgherza raga eh, massimo rispetto per Casimiro). Si iniziò poi a sospettare che alcune vitamine non fossero ammine, ma ormai il termine aveva preso piede. Nel 1920 arriva Jack Cecil Drummond e dice “semplice raga, annamo a risparmio, levamo na lettera”. Fu così che si passò da vitamMine (vitaminE in inglese) a vitamine (vitamin in inglese). Si, lo potete usare come scioglilingua con gli amici.
[L’autore dell’articolo, dopo un’approfondita e scrupolosa ricerca filologica, ha raccolto alcune dichiarazioni degli scienziati che hanno contribuito a coniare il termine “vitamine”.
Ricordate : #justiceforsuzuki.
Fonte: immagine realizzata dall’autore con Canva. Immagini di Umetaro Suzuki e Casimir Funk provenienti da Wikimedia Commons. Jack Cecil Drummond da makingscience.royalsociety.org]
Le vitamine sono così importanti che ben 10 premi Nobel sono stati assegnati grazie a studi che le hanno viste protagoniste. Ma quante sono? Al momento se ne annoverano ben 13. Non 22 come gli amminoacidi ma manco 5 come le basi azotate, si difendono egregiamente insomma! Come al solito, quando si tratta di dare i nomi alle cose e classificarle i biocosi non fanno una bella figura. Le vitamine non fanno eccezione. Spegnete i telefoni, concentratevi e venite con me… non temete. Le vitamine non hanno pronomi ma si identificano in 6 lettere: A, B, C, D, E (ok, come il succo ACE, ci sta) ed ef … NO ! K di kiwi. Perché? Perché sì! (In realtà un motivo preciso c’è ma lo scoprirete a tempo debito, arrivate fino alla fine per scoprire quando e come). Ogni lettera rappresenta un gruppo di molecole quasi uguali tra loro e con la stessa attività vitaminica perché il corpo le converte nella stessa molecola che poi va a espletare la funzione biologica (farci vedere bene, far coagulare il sangue ecc.). Ogni singola molecola del gruppo viene chiamata vitamero. Ad esempio il β-Carotene è uno dei vitameri della vitamina A, quella che ci dona una buona vista (avete mai visto un coniglio con gli occhiali? XP). Le vitamine del gruppo B invece sono 8 solo loro (+5 non-B arriviamo a 13) e ciascuna rappresenta una vitamina a sé stante, anche se sono tutte dei cofattori enzimatici (fanno funzionare alcune delle proteine del nostro corpo, quelle del metabolismo per capirci). Quali sono gli appartenenti al B Club? Facile : B1, B2, B3, B5, B6, B7, B9 e B12. Avete sbagliato a leggere? Ho sbagliato a scrivere? Non sapete contare? I biocosi non sanno contare? I biocosi sono dei grandi fan di Star Wars? Nessuna di queste (anche se le ultime due sono molto probabili). Alcuni composti che prima erano nel club poi sono stati allontanati (mantenendo il tesserino), tipo ban su Twitch… ma a ragion veduta: si è scoperto non fossero vitamine ma altra roba. Cambiare la nomenclatura? Ad esempio lasciarla numerica ed in ordine solo per le vitamine in modo da evitare confusione? Son biocosi che non c’han voglia… chiedete troppo! Le vitamine del gruppo B e la C sono idrosolubili (ovvero tra acqua e olio scelgono la prima, quindi nel corpo viaggiano tranquillamente nei fluidi) mentre le restanti sono liposolubili (scelgono l’olio e viaggiano nel sangue in pallette di grasso). Vi posso sentire cari lettori, studenti e non: come faccio a ricordarmelo? Basta che mi dite grazie… in tedesco : DAnKE!
[Accurata ricostruzione del processo di classificazione delle proteine effettuata grazie ad alcuni documenti ritrovati dall’autore dell’articolo (che ha
uno spiccato senso dell’umorismo XP)
Fonte: immagine realizzata dall’autore con Canva. Immagine degli scienziati da https://shutterstock.com/, tabella vitamine da superagatoide.altervista.org e logo di Star Wars da Wikimedia Commons.]
Ma nella vita, quindi, cosa fanno questi Power Rangers della biochimica? Tanta roba, ma pe capisse ci mantengono in salute. Non stanno ad asciugare gli scogli insomma! Come adempiono questo oneroso compito? Perché ci salvano dalle malattie (chi ha letto la prima parte sa)? Avremo modo di approfondire in modo esaustivo il ruolo e la modalità d’azione di ognuna in seguito, quindi per ora vado con una semplice panoramica. La Vitamina A è implicata nella vista e nello sviluppo. Il gruppo B fa funzionare le proteine coinvolte nel metabolismo (gli enzimi). La vitamina C è un importante antiossidante ed è fondamentale per la formazione del collagene (quindi per l’integrità dei tessuti connettivi). La Vitamina D ha un ruolo cruciale nella gestione del calcio. Infine la E neutralizza i radicali liberi e la K è fondamentale per la coagulazione del sangue. Quindi sì, diciamo che magnassele male non fa, anzi… Attenzione quindi alle antivitamine (sostanze che riducono l’assorbimento o inibiscono le funzioni delle vitamine, come l’avidina presente nell’uovo crudo che lega e blocca la vitamina B7). Le vitamine, grazie alle loro proprietà salvifiche, divennero dei veri e propri VIP alimentari (con conseguente boom di integratori pazzerelli) tanto che negli anni quaranta si poteva leggere sui giornali americani “Tobacco in Your Bread” … per invogliarne l’acquisto. “Ma asp, ce stai a cojonà, il tabacco non è una vitamina”. Avete ragione, lasciate che vi spieghi: c’è stato uno scambio di persona. La vitamina B3 veniva anche chiamata acido nicotinico… vi ricorda qualcosa? Esatto: la nicotina! Quest’ultima (a differenza della B3) è nociva e psicoattiva, ma all’epoca la stampa non era molto studiata ed alla fine l’importante era spigne le vitamine. Come al solito la mancanza di abilità nella nomenclatura da parte dei biocosi colpisce ancora… Ma in tutto ciò, quanto tocca magnanne de ste molecole ganzissime? Semplice: il giusto! (odo già giungere le vostre parole alle mie orecchie: grazie al ca$$o). Il fatto è che non si è ancora giunti a livelli di assunzione unanimemente e chiaramente definiti: per alcune vitamine non sono proprio stati determinati mentre per altre c’è una discrepanza (non troppo marcata in realtà) tra quelli identificati a seconda dell’ente preso in considerazione, a volte anche tra due provenienti dallo stesso paese. Inoltre, spesso le quantità da assumere dipendono dallo stato di salute, costitutivo e lavorativo specifici della persona. Quindi che dire, non strafogateve e nel dubbio rivolgetevi ad un professionista (nutrizionista e/o medico) ma soprattutto… mangiate le carote ammamma/appapà/azzio/azzia/annonno/annonna!
[L’autore dell’articolo ha scomodato i Power Rangers in persona per illustrare come ogni vitamina ha la sua specifica funzione e lanciare un importante messaggio: mangiate sano! Source : immagine realizzata dall’autore con Canva. Base Power Rangers da https://www.nytimes.com/]
Siamo giunti alla fine di questa narrazione che ha raccontato vita, morte e miracoli dei Power Rangers della biochimica. Ma non finisce qui! Ebbene sì, vi lascio momentaneamente in pace per poi tornare a rompere post-vacanze. Percepisco reazioni contrastanti al riguardo, ma se tu lettore hai amato l’epopea proteica adorerai quella vitaminica! Quindi continuate a seguire il nostro progetto di divulgazione se volete scoprire esperimenti epicamente tragicomici, ammirare scenari molecolari di funzionamento vitaminico al limite del fantascientifico e capire cosa cappero vi dovete mangiare per ingerire queste fantastiche molecole. Stay tuned e Go Go Vitamine!
Fonti:
- Ottima ed esaustiva panoramica sulle vitamine : https://en.wikipedia.org/wiki/Vitamin
- Articolo originale di Umetaro Suzuki (magari voi riuscirete a tradurlo meglio dell’anonimo tedesco con qualche diottria in meno XP): https://www.jstage.jst.go.jp/article/nikkashi1880/32/1/32_1_4/_article/-char/ja/
- Contributo di Casimir Funk e Max Nierenstein: https://books.google.it/books?id=1CMHiWum0Y4C&pg=PA16&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false
- Cambio nome di Drummond: https://academic.oup.com/clinchem/article/43/4/680/5640821?login=false
- Concetto di vitamero: https://en.wikipedia.org/wiki/Vitamer
- Vitamine gruppo B (con numeri mancanti): https://en.wikipedia.org/wiki/B_vitamins
- Classificazione in idro e liposolubili: https://www.farmaciasannadeplano.it/ita/articoli/novit%C3%A0/differenze-tra-vitamine-liposolubili-e-idrosolubili-farmacia-sanna-deplano-cagliari__106.html
- Tobacco in your bread! https://en.wikipedia.org/wiki/Niacin
- Quantità di assunzione raccomandate dal Consiglio per l’alimentazione e la nutrizione dell’Istituto di medicina delle Accademie nazionali (USA): https://web.archive.org/web/20180911225459/http://www.nationalacademies.org/hmd/~/media/Files/Activity%20Files/Nutrition/DRI-Tables/5Summary%20TableTables%2014.pdf?la=en
- Quantità massime di assunzione secondo l’Autorità europea per la sicurezza alimentare: https://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/efsa_rep/blobserver_assets/ndatolerableuil.pdf
- Quantità di assunzione raccomandate dall’ Istituto Nazionale di Salute e Nutrizione Giapponese: https://www.nibiohn.go.jp/eiken/info/pdf/dris2010en.pdf