Poche settimane fa abbiamo scoperto come un’azienda italiana produca tessuti profumati a partire dalle bucce d’arancia.
Ebbene, tra le meraviglie dell’Internet, abbiamo scoperto un’altra compagnia italiana che, dagli scarti delle aziende vinicole, produce tessuti.
Il suo nome è Vegea (non Vegeta, eh) e trasforma fibre ed oli presenti nella vinaccia (bucce, semi e raspi dell’uva) in pellame.
Vegea “salva” questi prodotti dall’incenerimento e, evitando sostanze tossiche e sprechi d’acqua, dà loro nuova vita come materiale ad alto valore aggiunto che può essere usato per scopi differenti.
Quest’idea innovativa ha portato Vegea a vincere il Global Change Award 2017 della H&M foundation ed a sviluppare collaborazioni non solo con il mondo della moda e dell’arredo, ma anche con le aziende vinicole italiane, fornitori di materie prime.
Lo stilista Tiziano Guardini, ha usato Vegea per scarpe, borse ed abiti della sua collezione 2017. Uno dei suoi abiti, cucito con la pelle Vegea, è stato esposto al V&A Museum di Londra. Inoltre, Bentley ha recentemente scelto questa azienda per il rivestimento dei sedili della EXP 100 G
Vegea rappresenta un altro esempio di economia circolare, del tutto made in Italy, tra quelli che andremo a scoprire nei prossimi #EcoFriday ed una buona scusa per continuare a bere del buon vino Italiano…. Semmai ne avessimo bisogno!
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Rosaria Cercola
Quasi-dottore in Chimica Fisica con la passione per la divulgazione, i viaggi ed il cibo, in procinto di cominciare una nuova emozionante avventura oltreoceano.