Nasce in Liguria, in un’epoca nella quale tutti volevano fare l’astronauta e non lo youtuber.
Coerentemente, divora il volume “Il Mondo e lo Spazio” di una famosa enciclopedia per ragazzi. Ma i computer lo distraggono, e il mondo perde un possibile astronauta.

Dopo aver fatto ragioneria (ma a indirizzo progammatori!) s’invaghisce dell’economia: si laurea (a Genova, ça va sans dire) dopo aver dato tutti gli esami in tre anni e mezzo: si chiede ancora come abbia fatto a metterci così tanto.

Decide di tenere i piedi in più scarpe: dopo il militare in Marina, aver lavorato come sistemista – perché nel frattempo ha preso le certificazioni Microsoft! – e aver tenuto corsi di informatica per un totale di nove anni, vince l’unico concorso pubblico al quale partecipa. Da allora (2008) lavora nella Pubblica Amministrazione.

Pertanto, ci tiene a rappresentare che collabora con “Bar Scienza” a titolo gratuito.

Divoratore seriale di libri, ha sviluppato la sua “passionaccia” per l’astronomia con gli anni, e la esplicita in vari modi. Sia sulle sue pagine Facebook (Marco Cannavacciuolo) e Twitter (@mcannavac), ove parla (per scelta!) solo di spazio e affini, sia nelle serate osservative in giro per la Liguria, dove a volte intrattiene il pubblico parlando di missioni spaziali o corpi celesti, o conferenze, in genere sul programma spaziale americano.

Scrive anche per riviste, come “Spazio Magazine”, e da settembre 2020 gestisce un suo piccolo spazio in radio, su linearadiosavona.com, una web radio ligure. L’argomento? Indovinato! Lo spazio “e affini”.

Nel tempo libero si è preso un master in giornalismo e comunicazione online, legge e impara lingue straniere (inglese, tedesco, francese e svedese le sue vittime, finora), anche allo scopo di diventare un iperglotta.

Ma non ha perso la voglia di misurarsi con lo spazio: ogni tanto pilota mezzi Kerbal di sua invenzione, allo scopo di avvicinare al mondo extra-atmosferico quanta più gente possibile.

Le sonde Voyager: un “messaggio in bottiglia” dell’Umanità nel Cosmo

Oggi, occhi puntati sul cosmo, sui due più grandi pianeti del nostro sistema solare: gli passeremo vicino ripercorrendo la storia delle sonde Voyager, ricordando il famigerato Golden Record e immaginando le lontane stelle che finiranno per raggiungere tra migliaia di anni. La parola al nostro Marco!

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Abbiamo contaminato la Luna con dei tardigradi? Facciamo chiarezza…

[Schokraie et al. su PLOS|ONE] Yehud, Israele, 11 Aprile 2019. Interno notte, sala del Controllo Missione. Il lander privato israeliano Beresheet (“In principio”, in Ebraico) sta per atterrare sulla superficie lunare. La tensione,…

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